Commemorazione Salò, la reazione di Genova Antifascista: "Si dimetta chi non rispetta la Costituzione Repubblicana"

Mobilitazione antifascista davanti a Palazzo Tursi, in occasione della seduta del consiglio comunale, con un corteo che si è poi avviato verso la Prefettura, causando un temporaneo blocco del traffico. La protesta è scattata dopo il polverone sulla partecipazione di figure istituzionali alla commemorazione dei caduti di Salò, con riferimento particolare al consigliere Sergio Gambino, che ha presenziato in veste ufficiale alla cerimonia associata al ricordo della Rsi. 

Imponente il dispositivo di forze dell'ordine e di Digos per un pomeriggio caldo, cominciato con il filtraggio, coordinato dalla polizia municipale, dell'accesso a Tursi fino al raggiungimento del numero massimo dei posti disponibili sugli spalti della sala rossa. 

L'opposizione consiliare ha presentato un documento che chiede al sindaco Marco Bucci di prendere una posizione netta sul tema. Il centrodestra, invece, chiede di portare l'attenzione sui fischi ricevuti dal sindaco durante la sua orazione in piazza Matteotti il 25 aprile. 

La federazione genovese di Rifondazione Comunista: "Nonostante le richieste di dissociarsi dalla commemorazione dei caduti fascisti della Rsi, registriamo un silenzio assordante da parte del presidente della Regione Liguria, Toti, e del sindaco di Genova, Bucci. Tutto ciò non ci stupisce, ovviamente, ma conferma che a queste istituzioni non interessa assolutamente l'Antifascismo. Visto che dovrebbero rispettare la Costituzione Repubblicana Antifascista e non lo stanno facendo, dovrebbero, senza indugi, rassegnare le dimissioni dai loro incarichi. Genova, storicamente antifascista, medaglia d'oro della Resistenza, non è più disposta a tollerare simili affronti. Gli antifascisti genovesi saranno sempre pronti e presenti nel respingere ogni atto che si richiami al fascismo". 

Alla manifestazione, che ha visto una fitta partecipazione della Cgil, ha aderito l'Anpi (il presidente Massimo Bisca assente per seri motivi familiari) e molte sigle dell'antifascismo ligure. 

Ivano Bosco, segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova: