Il Gruppo del Partito Democratico ha fatto richiesta in Commissione Welfare che venissero illustrati i dati sull'applicazione del Reddito di Inclusione a Genova, da fine 2017 ad oggi, per andare all'attacco dell'assessore Fassio: per i consiglieri del Pd l'amministrazione non avrebbe alcun progetto per di riorganizzazione dei servizi sociali, in particolare alle novità recenti in materia di Reddito di Inclusione
"Dal 1º dicembre 2017 al 30 aprile 2018 sono state raccolte 3.664 domande nei punti informativi organizzati nei nove Municipi, più un altro punto presso l’Ufficio Cittadini Senza Territorio della Direzione Politiche Sociali - si legge in una nota stampa del Pd sul tema - . Hanno avuto un esito positivo 867 domande, il 24% di quelle presentate, con un picco in Valpolcevera dove sono arrivate circa il doppio di richieste rispetto alla media degli altri Municipi".
“Devo purtroppo sottolineare come l'assessore Fassio, al di là delle critiche rivolte all'amministrazione precedente e alla Regione che accusa di non essere di sufficiente aiuto, non ha alcun progetto concreto di riorganizzazione dei Servizi sociali anche avvalendosi di uno strumento nuovo ed efficace come il ReI – commenta Cristina Lodi, capogruppo PD Comune di Genova - . E di questo pagano le conseguenze gli utenti e le persone maggiormente in difficoltà, che dovrebbero essere destinatarie di progetti forti di inclusione sociale. Ma per attuarli i Servizi Sociali devono essere messi in grado di lavorare in condizioni accettabili. Torneremo a chiedere verifiche sul tema tra un mese”.
“Proprio il Reddito di Inclusione - interviene Alberto Pandolfo, segretario e consigliere comunale del Pd Genova – è stato indicato ieri dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, come immagine più significativa dell'operato dell'ultimo Governo. Il ReI come strumento nazionale vero ed efficace di contrasto alla povertà, una possibilità di cui da anni si parlava e che ora è realtà, realtà da potenziare, aumentando (sino a raddoppiare portandole da due a quattro milioni) il numero di persone che possono avervi accesso”.
“I dati (quelli nazionali parlano di un 50% di platea potenziale raggiunta, con 870mila persone coinvolte e di queste il 52% è rappresentato da nuclei familiari con minori) confermano la bontà e la necessità di questa norma che finalmente porta anche il nostro Paese ad avere un valido strumento di contrasto alla povertà – dichiara Marina Costa, responsabile Politiche della Persona Pd Genova - . Uno strumento che diverrà ancor più universalistico dal prossimo mese di luglio, quando verranno meno le categorie di accesso e tutti potranno usufruire del ReI”.