Questo pomeriggio la commissione regionale sanità ha iniziato a discutere l’ennesima proroga “salva-slot”, che di fatto impedisce l’applicazione delle misure sulla ludopatia e sul gioco d’azzardo contenute nella legge del 17/2012. Provvedimento che sarebbe entrato in vigore nell’aprile 2017, se solo non fosse stato affossato dalla giunta Toti.
Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria fa il punto: "Da una regione che poteva essere all’avanguardia, rischiamo di diventare lo zimbello legislativo d’Italia. Dopo aver promesso dei correttivi in tempi stretti, oggi la maggioranza rifila ai liguri un’altra proroga scandalosa" dichiarano il capogruppo Gianni Pastorino e il consigliere regionale Francesco Battistini.
"Grave: prima di tutto perché questo è un attestato di incapacità. È chiaro che Toti, Rixi e Viale non abbiano saputo gestire il problema, visto che la proroga 2017 doveva essere l’ultima. E poi: mentre lo scorso anno i termini di applicazione slittavano solo di 12 mesi, stavolta il termine è indefinito. Almeno fintanto che, e qui sta l’assurdo, non ci sarà una legge regionale sulla ludopatia che per ora rimane chiusa in un cassetto. A noi sembra un cortocircuito creato ad arte. Chi ci assicura una discussione e dunque un’approvazione delle misure sul gioco d’azzardo patologico, visto che le uniche proposte concrete arrivano dall’opposizione? Su questo punto la maggioranza ha fatto solo chiacchiere, per ora; ma nel frattempo fa l’occhiolino alle lobby del gioco".
"Risultato: proroga “ad libitum” e nessuna restrizione contro un fenomeno che negli ultimi anni si è trasformato in una vera piaga sociale. «Siamo onesti, a noi questa sembra l’anticamera di una sanatoria, senza peraltro assumersi la responsabilità di una decisione chiara e trasparente. Come mai, ci chiediamo, la giunta Toti tiene così tanto al gioco d’azzardo, proprio mentre crollano l’occupazione e le performance industriali in settori chiave della nostra economia? – si domandano Pastorino e Battistini, che concludono – L’assessore Viale non si azzardi a dire che i tempi si sono allungati per le troppe proposte messe in campo dalle opposizioni. Lo abbiamo sentito quest’oggi in commissione, ma tutti noi partivamo da un dato preciso: applicazione subito della legge regionale 17/2012".