"Non bastavano i 12 mesi di proroga appena trascorsi. A pochi giorni dalla scadenza della moratoria, Toti ha già pronta una nuova proroga, contenuta nel Ddl 192, oggi in discussione in Commissione Sanità, che mira a prorogare potenzialmente in eterno la riduzione delle slot in Liguria, e a cui seguirà a stretto giro il Testo unico sull'azzardo. Un doppio provvedimento che non solo non risana la piaga dell'azzardopatia ma rischia addirittura di aggravarla sul piano sanitario, sociale ed economico, con particolare timore per minori e minorenni, come ha giustamente sottolineato oggi il Garante dell'Infanzia" commenta Andrea Melis, consigliere regionale MoVimento 5 Stelle Liguria.
"Sarebbe bastato applicare la legge regionale del 2012 sul distanziometro per abbattere circa l’80-90% di slot oggi in circolazione in Liguria, ben al di sopra della soglia di riduzione del 30% richiesta a livello nazionale. Invece Toti e l’ormai ex assessore allo Sviluppo economico Rixi hanno preferito dapprima rinviare il problema. E, oggi, con il Ddl 191, addirittura aggirarlo con quella che è a tutti gli effetti una maxi-sanatoria. Nel testo della legge non si parla in alcun modo del rinnovo delle autorizzazioni ma esclusivamente di nuove aperture e nuovi apparecchi, sdoganando di fatto a tempo indeterminato le sale esistenti. Se da un lato viene aumentata la distanza minima delle slot dai luoghi sensibili da 300 a 500 metri, la norma si applicherà solo alle nuove slot e non a quelle esistenti, che di fatto potranno rimanere lì dove sono a tempo indeterminato. Insomma, una mera operazione di marketing che non solo non risolve la piaga dell’azzardo ma addirittura la aggrava".
"Sono diverse le criticità contenute nel Disegno di legge, tanti i nodi irrisolti e le questioni non affrontate. A cominciare da una riduzione delle fasce orarie di interruzione del gioco troppo blanda (appena 6 ore): se Regione vuole davvero incidere, andrebbe estesa almeno al doppio, alzando sensibilmente l’asticella su cui poi spetta ai comuni muoversi. E ancora: Toti non mette in campo alcuno degli sgravi fiscali sull’Irap o forme premianti a favore degli esercenti no slot che, come M5S, avevamo proposto nel 2015 con il Testo unico a mia prima firma per la regolamentazione delle sale da gioco e la prevenzione dell’azzardopatia. Così come non prevede sanzioni significative per chi viola la legge, limitandosi a multe poco più che simboliche tra i 100 e i 300 euro, contro i 1000-5000 euro richiesti dal M5S nel 2015".
"Insomma, siamo di fronte all’ennesima operazione di maquillage che non mette in campo gli strumenti adeguati per fare leva fiscale incentivante, né impone con decisione la dismissione delle numerose slot esistenti. E, in questo modo, cancella in modo definitivo ogni applicazione della legge anti-azzardo del 2012. Cosa ne pensa il nuovo assessore allo Sviluppo economico designato, Andrea Benveduti? Proseguirà con le politiche di deregulation inaugurate dal suo predecessore o ha intenzione di dare un segnale di discontinuità?" conclude Andrea Melis, consigliere regionale MoVimento 5 Stelle Liguria.