L’ascesa di Amazon e del suo fondatore, Jeff Bezos, sembra inarrestabile. E’ di poche ore fa, infatti, la notizia dell’acquisto dei diritti, da parte del colosso delle vendite online, per mandare in onda la serie tv della saga del “Signore degli Anelli”. Un accordo da 250 milioni di dollari. E se Amazon sbarcasse anche a Genova, allargando il numero delle proprie sedi e dei propri affari?
Anche se vige il riserbo, la possibilità esiste e per il capoluogo ligure sarebbe un'opportunità. Per questo abbiamo chiesto come e perché ad Alberto Cappato, esperto in Economia dei trasporti e logistica. “Il fatto che si prendano in considerazione la città e gli spazi in porto per attività di tipo logistico, è un buon segno. E anche l’idea, che già mi era solleticata, di utilizzare alcuni edifici e spazi, riqualificandoli, come il Waterfront, in data center, è ottima. Si tratta di ambienti, infatti, che basandosi sui server, devono essere poi raffreddati e climatizzati con un sistema di rigenerazione o attraverso energia il più possibile proveniente da fonti rinnovabili; e a questi va abbinata la componente logistica, che è il core business di Amazon”.
Quindi spazi per magazzini e server, componenti essenziali a cui si aggiungerebbe la posizione strategica: “La posizione di Genova è ideale, al di là delle carenze infrastrutturali, che col Terzo Valico si sistemeranno – continua Cappato - Abbiamo bisogno di player di questo tipo e io penserei di metterei insieme la componente tecnologica e quella logistica. Infatti coniugandole e creando un data center, si è obbligati ad avere dei bocchettoni in grado di portare la connettività adeguata a un data center della portata di Amazon, il che significherebbe performare e potenziare le reti al servizio della città. Basta pensare al centro storico che ancora è in grande difficoltà da questo punto di vista”.