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Attualità | 10 aprile 2018, 17:32

Il mediterraneo a 360°: Impresa Pesca Coldiretti interviene al Blue Economy Summit

“Le nostre imprese di pesca– afferma il delegato Confederale Bruno Rivarossa –che sono 67 tra imprese individuali, società e cooperative, per un totale di 110 imbarcazioni, rappresentano una risorsa indispensabile per l’economia del nostro territorio"

Il mediterraneo a 360°: Impresa Pesca Coldiretti interviene al Blue Economy Summit

Inizierà oggi a Genova l’atteso evento Blue Economy Summit promosso dal Comune di Genova e dall’Associazione Genova Smart City, che per i prossimi tre giorni, attraverso convegni seminari workshop e visite tecniche,  esaminerà tutti gli aspetti riguardanti il nostro mare e la sua economia, portando alla luce prospettive e piani futuri che riescano a valorizzare la città portuale di Genova, perla del Mediterraneo.

In questo panorama si inserisce l’intervento che si terrà giovedì 12, presso Palazzo San Giorgio, di Daniela Borriello, responsabile di Coldiretti  Impresa Pesca Liguria, la quale illustrerà con particolare attenzione la tematica e le opportunità fornite dal Flag GAC Levante Ligure, associazione costituita per favorire e sostenere l’attuazione della strategia di sviluppo locale costiero nell’area compresa tra il comune di Cogoleto e il Comune di Lerici.

“Siamo lusingati – afferma la Responsabile di Impresa Pesca Liguria, Daniela Borriello -  di essere stati chiamati ad intervenire in una manifestazione così importante, che mette l’economia del mare al centro dell’attenzione collettiva. Con la creazione dei Flag Liguri abbiamo cercato di porci degli obiettivi chiari che, se raggiunti, miglioreranno le condizioni economiche dei nostri operatori, collegandole ad una più corretta gestione dell’ecosistema costiero. Per favorire le  imprese di pesca, acquacoltura e mitilicoltura locale, che troppo spesso si trovano a competere in maniera impari con i concorrenti nazionali, europei ed extra europei, puntiamo inoltre a rafforzarne la competitività, redditività e migliorare l’organizzazione del mercato dei loro prodotti. La piccola pesca può sopravvivere solo apportando determinate modifiche e noi siamo certi che ci riusciremo”.

“Le nostre imprese di pesca– afferma il delegato Confederale Bruno Rivarossa –che sono 67 tra imprese individuali, società e cooperative, per un totale di 110 imbarcazioni, rappresentano una risorsa indispensabile per l’economia del nostro territorio. Purtroppo come la maggior parte dei settori italiani vive il grosso problema della concorrenza delle multinazionali e dei Paesi stranieri, nonché dei falsi Made in Italy. È per questo che come Coldiretti ci stiamo battendo su vari fronti per risolvere alcune problematiche, come quella della tracciabilità con la richiesta di rendere obbligatoria l’ indicazione in etichetta di tutte le informazioni necessarie al consumatore per scegliere il prodotto migliore, (almeno marchio e data del pescato) e per evitare che si trovi a comprare, ad esempio, acciughe provenienti dalla Croazia scambiandole per quelle nostrane”.

cs

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