Anche la Camera del Lavoro Metropolitana di Genova si schiera contro la decisione del sindaco Bucci di negare il gratuito patrocinio al Gay Pride e alla Colorata Cena. Dal Comune, infatti, era giunto un no per il sostegno, pur simbolico, al corteo organizzato da Liguria Rainbow per il 16 giugno né per la manifestazione "Colorata Cena" del 17 maggio.
"Un grave passo indietro in tema di diritti e di civiltà - osserva la segreteria della Camera del Lavoro Metropolitana - Questa decisione si raffigura come una scelta divisiva e portatrice di gravi segnali di intolleranza. Il Gay Pride genovese ha sempre registrato manifestazioni pacifiche ed allegre che hanno avuto il merito di mescolare sessualità, nazionalità, religioni e culture diverse proponendo pari diritti e pari dignità per tutti".
La Cgil genovese sarà presente alla manifestazione. "Invitiamo il sindaco ad approfondire meglio le tematiche e le motivazioni della manifestazione. Sicuramente potrà meglio valorizzare lo spirito della stessa e riconsiderare una posizione che eviti una pessima figura ad una città da sempre all'avanguardia nella tolleranza e nella rivendicazione dei diritti", conclude la Camera del Lavoro.
L'assessore comunale alla cultura, Elisa Serafini (iscritta all'associazione radicale Certi Diritti, per i diritti di genere), si era smarcata dalla posizione di Bucci: "Quella decisione - ha specificato - non è di mia competenza e quindi ho chiesto che fosse precisato che sul patrocinio al Gay Pride a me potevano chiedere un parere ed era un parere positivo. Ho chiesto e dato il patrocinio a un'iniziativa sull'omocausto, ho partecipato alla giornata in ricordo per le vittime della transfobia e continuo a celebrare le unioni civili".