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Politica | 29 marzo 2018, 16:25

Gay Pride e Colorata Cena a Genova: il no del sindaco. La polemica: "Manipolo di testosteronici"

"Noi alla Colorata Cena invitiamo tutti e tutte: vengano le persone che credono nella indivisibilità dei diritti umani"

Gay Pride e Colorata Cena a Genova: il no del sindaco. La polemica: "Manipolo di testosteronici"

No da Palazzo Tursi alla Colorata cena contro l'omofobia, in calendario il 17 maggio, e al Gay Pride, in programma il prossimo 16 giugno a Genova. La decisione ha subito scatenato gli strali di associazioni, comitati e partiti. 

L'iniziativa della Colorata Cena intende coincidere con la Giornata internazionale contro l'omofobia, una ricorrenza promossa dall'Unione Europea che si celebra dal 2004 ogni 17 maggio per ricordare la decisione di rimuovere l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall'OMS. 
Per la decisione del sindaco Marco Bucci, il Coordinamento Liguria Rainbow che anche questo anno ha chiesto il patrocinio del Comune di Genova per la quarta edizione della manifestazione, si esprime così: "Negli anni passati l'iniziativa ha visto la collaborazione fattiva del Comune e di Palazzo Ducale; la prima edizione fu svolta in piazza De Ferrari e le successive in piazza Matteotti. Nel tempo è diventato un appuntamento atteso e partecipato, inclusivo per single, gruppi amicali, coppie e famiglie fuori dalle nicchie identitarie, nel segno della convivenza conviviale e solidale".  

"Questo anno - prosegue il Coordinamento - il Comune nega il patrocinio attraverso una comunicazione del Municipio Centro Est che definire stringata o laconica è un eufemismo: 'Buongiorno, l'Assessore Serafini ha dato parere negativo alla vostra richiesta". Successivamente pure smentita: 'Si comunica che il diniego alla vostra richiesta è stato dato dal sindaco e dalla Giunta comunale e non dall'Assessore Serafini'. Con quale motivazione non è dato saperlo, forse perché non vi possono essere argomentazioni sensate ed è meglio non esprimere nero su bianco la propria insensibilità e intolleranza, per non doversi vergognare. Per la Giunta quindi l'omofobia è niente di cui occuparsi, nulla per cui sentirsi in dovere di promuovere politiche di sensibilizzazione della cittadinanza e di sostegno alle vittime e alle loro famiglie. L'omofobia è... solo violenza".

Affermano dal Coordinamento Liguria Rainbow: Ricordiamo che a novembre a Staglieno c’era il consigliere Antonio Sergio Gambino, di Fratelli d’Italia, delegato del sindaco Marco Bucci, a partecipare con la fascia tricolore alla commemorazione dei caduti della Repubblica Sociale Italiana: dalla foto si evince il carattere 'non politico, pacifico e tollerante' di questo manipolo di 'maschi testosteronici', che la Giunta ha giudicato non divisivo per la città tanto da mandare un consigliere con loro a deporre una corona. Il fascismo... non va enfatizzato (parola di Bagnasco). Noi alla Colorata Cena invitiamo tutti e tutte: vengano le persone che credono nella indivisibilità dei diritti umani, coloro che pensano che i pregiudizi siano un agente tossico per la convivenza civile, persone che si sentono in difficoltà ad esprimere il proprio orientamento sessuale o identità di genere per timore dello stigma, chi ha imparato a sentirsi a proprio agio con se stesso al di là dei modelli commerciali, culturali, religiosi dominanti, persone curiose di ogni età, etnia e orientamento".

Altrettanto duro il commento congiunto del Pd regionale e del Pd genovese: "E' la prima volta che il Comune prende le distanze da questa manifestazione, che negli anni ha saputo raccogliere e portare in piazza migliaia di persone e famiglie a difesa dei diritti di tutti e contro qualsiasi tipo di emarginazione in base agli orientamenti sessuali. Attraverso la legge sulle unioni civili, il Partito Democratico è riuscito, nel corso della passata legislatura, a fare un grande passo avanti sul tema dei diritti civili. Rivendichiamo con fierezza questo risultato, che ha restituito fiducia, speranza e orgoglio a migliaia di persone. La decisione del sindaco Bucci nega con i fatti questo traguardo. E nega anche l'impegno necessario e indispensabile, per una società civile, nella lotta al fenomeno dell'omofobia, che spesso porta alla cronaca drammatici episodi di violenza ed emarginazione".

"Cosa ancor più grave, riguardo alla scelta del sindaco Bucci e della sua maggioranza, è la mancanza di una motivazione al rifiuto di concedere il patrocinio del Comune al Gay Pride e alla Colorata cena - concludono i dem - Di questo, come Partito Democratico, chiederemo conto nelle sedi istituzionali e in piazza, insieme alle tante persone che siamo certi, anche quest'anno, il 16 giugno vorranno dire sì ai diritti, alla libertà e all'uguaglianza".

vg


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