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| 03 luglio 2013, 17:35

Camera commercio Savona:presentato da Tirreno Power il nuovo parco carbone da 40 milioni

Ing.Gosio:"Chiediamo al territorio sostegno: interesse di Tirreno Power per il progetto resta alto,ma non possiamo continuare ad essere ostaggio di ricorsi alla magistratura"

Tirreno Power

Tirreno Power

Vale 40 milioni di euro e due anni di cantiere, con una presenza media costante di 80 unità lavorative, l’intervento per costruire il parco carbone coperto nella centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure – Quiliano. La presentazione dell’investimento e le sue ricadute sull’attività delle imprese locali sono state al centro della riunione di oggi, alla Camera di Commercio di Savona, del “tavolo del lavoro” costituito nel 2011 allo scopo di cogliere tutte le opportunità offerte alle aziende locali dall’avvio dei programmi di ristrutturazione e ambientalizzazione degli impianti energetici.

Nella Sala Magnano di Palazzo Lamba Doria erano presenti il direttore generale di Tirreno Power, Giovanni Gosio, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli, il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, i sindaci di Vado Ligure e di Quiliano, Attilio Caviglia e Alberto Ferrando, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria, oltre al presidente della Camera di Commercio di Savona, Luciano Pasquale.

L’operazione carbonile è stata presentata dai tecnici di Tirreno Power. I numeri più significativi riguardano le dimensioni della struttura (circa 4 campi da calcio), che sarà a pianta rettangolare, lunga 216 metri per 175 metri di lunghezza, e alta, al culmine della volta, 50 metri. Il grande capannone a campata unica, collocato sulla stessa area dell’attuale deposito a cielo aperto, avrà una capacità di 212 mila tonnellate di carbone (60 mila tonn. meno del parco scoperto).

Le attività progettuali, che hanno richiesto costi per 600 mila euro, sono state in gran parte affidate a tecnici locali. Attualmente sono in corso le procedure di gara per individuare i tre main contractors (per le opere civili, la copertura e le macchine operatrici) e i lavori dovrebbero iniziare nel gennaio del 2014. Tirreno Power sta contattando le imprese locali interessate ad agire come subfornitrici. L’elenco di queste ditte, con le integrazioni che giungeranno da un confronto con la Camera di Commercio di Savona, sarà trasmesso ai main contractors, che interpelleranno le ditte e, sulla base della congruità della qualifica e dell’offerta economica presentata, passeranno gli ordini.

“E’ chiaro che sulla base degli accordi sottoscritti – ha sottolineato il presidente camerale Luciano Pasquale – a parità di qualifica e di condizioni economiche gli ordini saranno aggiudicati alle imprese del territorio. L’intesa con Tirreno Power, inoltre, tutela le ditte della subfornitura anche dal punto di vista dei tempi di pagamento delle fatture”.

Su questi due punti l’assicurazione del direttore generale di Tirreno Power è stata puntuale: “Non si tratta di raccomandare alcune ditte, ma di una precisa clausola contrattuale che dovrà essere rispettata dalle imprese che avranno in appalto l’opera” ha confermato l’ingegner Gosio.

Il numero uno di Tirreno Power, tuttavia, non ha nascosto la sua preoccupazione sia per la situazione generale (“con la crisi gli impianti lavorano al 25% della loro potenzialità”) sia per la possibile evoluzione del Progetto Vado, che è incentrato sulla realizzazione di un nuovo gruppo a carbone e sulla profonda ristrutturazione delle due sezioni esistenti. “Sono preoccupato su tutto, anche sul progetto che abbiamo presentato oggi ma che andrà in cantiere all’inizio dell’anno nuovo – ha aggiunto -: gli scenari possono cambiare. Al territorio chiediamo un sostegno forte e coeso, perché temo che da soli non ce la faremo a difendere quello per cui abbiamo combattuto negli ultimi sei anni. Serve più fiducia verso questa azienda e non basta più dire che il progetto si deve fare perché significa dare respiro all’economia: c’è invece bisogno che cambi il clima intorno a questa azienda. L’interesse di Tirreno Power verso il progetto resta alto, la sua validità dal punto di vista ambientale è altrettanto alta. Ma non possiamo continuare ad essere ostaggio dei ricorsi alla magistratura”.              

 

c.s.

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