- 09 ottobre 2012, 09:12

Centrale di Vado - Quiliano: si infiamma il fronte IMU. Fuoco di paglia o di Sant'Antonio?

Non solo tutto il resto. Persino gli sconti (e CHE sconti) sull’IMU a Tirreno Power. Centinaia di migliaia di metri quadri a sbafo? Leggerezza o danno erariale?

Mentre i cittadini ordinati e in fila anticipano / saldano l’odiosa imposta sugli immobili reintrodotta dal governo - non eletto - Monti, Passera, Clini & co. se la ridono.

A cominciare dai residenti in Svizzera, capofila di grupi industrial-editoriali tutti italiani a due velocità: là dove non vi sono interessi propri sull’energia allora guai: tutte le testate si allineano sul verde più verde che c'è, puntando anzi il moralistico ditone su chi inquina. Dove invece gli interessi nel settore dell’energia ci sono eccome, ecco un gran silenzio, nonostante giornalisti di valore.

Ma non basta. Oltre ad inquinare avvelenando serenamente la popolazione in nome di un lucro tutto ed esclusivamente privato (la centrale di vado non è considerata essenziale e se ne potrebbe tranquillamente fare a meno) si beneficia anche di sostanzioni sconti sulle tasse che tutti sono chiamati a pagare. Il COME è tutto da capire: strani accordi, trattative private, carteggi tra comuni ed azienda sulla cui legittimità aleggia più di un dubbio.

E soprattutto, specie sul versante quilianese, che carte alla mano interesserebbe ben più di 1/3 della superficie degli impianti, conflitti di interessi grossi come macigni, che riguarderebbero il sindaco pro tempore e i suoi predecessori postilanti oggi, un mondo di sinistra, ecologia e libertà, tre cose che tra Vado e Quiliano si colgono assai difficilmente.

mpm