Stamattina ha avuto luogo il corteo dei lavoratori OCV, l'azienda Vadese che ha annunciato ieri la chiusura, con la conseguente perdita di lavoro per 200 famiglie.
Mentre l'azienda lamenta i costi troppo alti e accusa la concorrenza straniera, i sindacati confederali attaccano il sindaco di Vado Caviglia, chiedendo le ragioni per cui non è mai stato reso operativo l'accordo con Tirreno Power per la linea di rifornimento diretta tra azienda e centrale, (che avrebbe abbattuto del 18% i costi dell'energia).
Dimendicando però l'atteggiamento degli stessi sindacati confederali negli ultimi anni, che, come denuncia Uomini Liberi, avrebbe portato ad accordi che sarebbero concause del declino dell'apparato industriale della provincia.
Intanto la Confederazione si mobilita e lancia un appello a tutti i lavoratori delle aziende in crisi della provincia, affinche si costruisca coordianmento dei lavoratori che reagisca alle logiche del profitto e imponga la riapertura delle fabbriche, ma a condizioni più stabili.