- 09 febbraio 2012, 09:16

Nuovo sito web per il Comune di Vado? La minoranza non approva (forse non vuole un altro sito da bonificare)

Secondo l'area di minoranza del consiglio comunale sarebbe un doppione inutile e dispendioso.

Partiamo dall'inizio. Sarà per la bufera Maersk che continua a soffiare sul collo dell'intera amministrazione vadese? Sarà che i cittadini non sono affatto contenti del discutibile atteggiamento (definito troppo morbido) di Caviglia sull'ampliamento della centrale a carbone?

Sta di fatto che l'amministrazione vadese, qualche tempo fa, ha lanciato un progetto per la realizzazione di un nuovo sito, che verrebbe affiancato da un giornalino cartaceo (dal nome "Il Segno"), nel quale affrontare il tema dei temi (almeno per Vado Ligure): la tutela ambientale.

C'è chi sicuramente sostiene la funzione informativa e democratica dell'iniziatvia. Ad altri puzza di tentativo di difesa mediatica. E c'è chi invece non solo non è d'accordo, ma ne approfitta, in perfetto stile PD, lamentandosi di una "mancanza di democrazia", forse cavalcando i commenti di qualche fascistello qualunquista agli articoli sulle testate locali.

Secondo Monica Giuliano, Roberto Costagli e Simona Leoncini, rappresentanti del Pd vadese oltre al fatto che esista già un sito tradizionale ed un giornalino mensile inviato dall'amministrazione alle famiglie vadesi, sostengono che tale iniziativa non sia stata discussa in consiglio.

“Ci chiediamo quale sia il motivo di un ulteriore giornalino e di un ulteriore sito web: i consiglieri comunali non sono stati assolutamente coinvolti in tale scelta, è uno strumento dedicato esclusivamente all’informazione della maggioranza presente in consiglio comunale? E’ legittimo escludere una parte del consiglio comunale da uno strumento di informazione sostenuto economicamente dall’intera comunità vadese? Esiste inoltre lo sportello del lavoro del Comune di Vado che potrebbe essere un utile strumento di informazione per i giovani vadesi ma che oggi pare messo in un angolo e non capiamo per quali motivi”.

Indipendentemente dalle ragioni dell'iniziativa, l'oggetto della discussione si sposta quindi dall'aria e dal mare di vado, alle poltrone del suo consiglio.

Si spera per poco però. I cittadini aspettano qualche presa di posizione in più dal sindaco Caviglia e dal suo entourage in merito a questioni più urgenti.

Quella è sicuramente democrazia.

 

ml