Mesi fa sulle alture di Noli venne collocata dall’ARPAL una centralina di rilevamento “mobile” degli inquinanti. Le virgolette perchè, dopo mesi, è ancora lì.
Tornando a vederla notiamo come la posizione scelta sia particolarmente “coperta” da due montagne fittamente boscate. Ma gli Esperti sapranno...
Ulteriormente coperta dal mezzo stesso, posata a terra sottovento, c’è un’ulteriore centralina della TCR - Tecora mod. PM Air Guard.
A questa specie di robotino c1p8 è collegato in orizzontale un tubetto di teflon con quel che sembra un sensore. Osservando da profani al suo interno si nota facilmente un discreto accumulo di pulviscolo nero, probabilmente del tutto simile a quello che si respira.
La TCR - Tecora ha una sede a Corsico (MI) e un sito web italiano (www.tecora.it) sul quale cerchiamo il modello del rilevatore di Noli, ma senza successo. Non sappiamo se anche quest’attrezzo sia già fuori produzione, fatto è che il modello apparentemente più simile sembra essere il “Sentinel PM” o meglio lo Skypost prima maniera. A parte il “sensore a tubetto” come lo chiameremo volgarmente, la centralina è predisposta per una testa cubica di misurazione, alla quale andrebbero a collegarsi diverse sonde / filtro.
Solo che, a occhio, pare che di collegato non ci sia proprio nulla, come visibile nel filmato.
Ma per carità, gli esperti sapranno.
Nel dubbio contattiamo la TCR - Tecora Italia a Corsico (MI) per chiedere lumi su questo strano aggeggio. Ci chiedono le foto che inviamo, e dopo pochi minuti, la risposta:
"trattasi di una centralina per il campionamento delle polveri totali MA in questa configurazione (quella della centralina di Noli, uguale da mesi, ndr) MANCANO I PORTAFILTRI."
Ci mandano una foto di come “dovrebbe essere” e la paragoniamo a “come è” qui sotto
A domanda: "Così dunque non funziona?" la risposta secca è "no." Speriamo funzioni qualcos'altro all'interno del furgone, anche se: che ci fa lì quella sonda monca? Consuma elettricità "per bellezza"?
Gli Esperti sapranno.
Poi cerchiamo negli archivi web, con le semplicissime parole chiave: "TCR TECORA ARPAL" con un certo ottimismo. Ma quel che Google restituisce nelle prime pagine sono curiose delibere d’acquisto dagli strani nomi che sembrano quelli di tre folletti in favola celtica
ÉARPAL, ÎSARPAL e LÎARPAL (testuale)
Tre "decreti Arpal" firmati Cocurullo / Soracco (l'ex direttore generale tuttora sotto inchiesta salvo smentite, vedi Il Secolo XIX QUI)
Del perchè di questi indici storpiati / nomi in codice gli Esperti sapranno...
Dettaglio: questi "decreti" recano le firme oltre che del d.g. Bruno Soracco ( € 153.750,00 annui) anche del dir. amministrativo Francesca Merli ( € 124.266,65 annui), del dir. scientifico Rosa Maria D'Acqui ( € 124.266,65 annui), del dirigente responsabile Maurizio Cocurullo ( € 59.970,30 annui) e del resp. bilancio Andrea Gotelli ( € 59.749,69 annui). Un quintetto da un miliardo di lire l'anno, anzi di € 522.003,29
Accanto al furgone ARPAL poi, in un luogo forse privato ma certamente aperto al pubblico e ai passanti, c’è una bella casotta in cemento.
Ad un paio di metri dal furgone, livello suolo, una porta metallica aperta, dietro la quale ti aspetti gradini, e invece c’è uno strapiombo di un paio di metri su un intercapedine che dà nel nulla (come visibile nel filmato a fine pezzo)
Ma anche se un ragazzino si spacca le gambe, gli Esperti sapranno...
Sapranno anche vedere le colate nere che dopo mesi di permanenza in loco, ornano le bianche fiancate del tecnologico furgone, riparato ma non abbastanza, sul quale ARPAL con i suoi potenti mezzi, potrebbe prendersi la briga di rinnovare l’assicurazione, scaduta solo il 30 giugno scorso.
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