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| 23 dicembre 2011, 09:58

PD & carbone, i circoli di Vado e Quiliano alzano la testa: sconfessata la linea Di Tullio

Spaccatura tra la base e i vertici del Partito Democratico sulla centrale Tirreno Power

PD & carbone, i circoli di Vado e Quiliano alzano la testa: sconfessata la linea Di Tullio

“L’ambiente non si difende con i “no” e nemmeno con il non agire”. In una
semplice riga tutta la contrarietà del Pd provinciale, e del segretario Di
Tulio, per i Comuni “disertori”. Nel dibattito sul via libera della Regione all’
ampliamento della Centrale di Vado e sull’accordo per il lavoro che questa
operazione comporterà, il Pd provinciale aveva rimarcato in maniera critica l’
atteggiamento di Attilio Caviglia e Alberto Ferrando, sostenendo: “L’unico
elemento critico è l’assenza delle amministrazioni comunali di Vado e Quiliano,
in una scelta che è soprattutto, e limitatamente, di principio. La
comprendiamo, ma non si può non registrare l’amarezza per come, per la prima
volta, i Comuni interessati hanno deciso di non svolgere il proprio ruolo”. Il
Pd provinciale auspica, quindi, che la Regione avii un ulteriore confronto con
le amministrazioni comunali e che queste, a loro volta, siano, però, presenti.
Ma se quest’ultimo passaggio voleva essere un segnale di distensione, sembra
cadere nel vuoto.

In una nota, il Circolo quilianese del Pd afferma: “Pur riconoscendo che su
alcuni aspetti sono stati ottenuti risultati positivi, intende rimarcare con
forza e in coerenza con quanto precedentemente affermato, la netta contrarietà
alla costruzione di un terzo gruppo a carbone perchè comporterebbe un aumento
considerevole di CO2, un rilevante implemento nella movimentazione e
combustione del carbone e di conseguenza maggiori emissioni di polveri
sottili”. Poi, giudicando “incomprensibili” le dichiarazioni sia dell’
assessore  regionale Lorena Rambaudi e del segretario provinciale del Pd Livio
di Tullio, “di cui non condivide contenuti e di cui sfugge la finalità
politica”, proseguono: “Il Circolo di Quiliano ritiene che il sindaco Ferrando
e l’amministrazione comunale abbiano tenuto un comportamento corretto ed in
totale accordo con il nostro Circolo, nella difficile gestione della vicenda
Tirreno Power, essendo invece tutt’altro che assenti”.

Sn

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