Si dice molto deluso il Sindaco di Vado dal si della Regione all’ampliamento a carbone ma ancor di più dalla mancanza di chiarezza che da tempo avvolge la vicenda. “A questo punto non interessano le resposabilità e non si vuole colpevolizzare, ma vogliamo risposte sulla situazione ambientale e sopratutto sanitaria della zona. Senza aver accertato questo come può la regione deliberare? Pur comprendendo le problematiche degli operai lavoratori e delle imprese del territorio che parteciperebbero alle commesse, è una sconfitta della politica. La Regione si lava le mani - continua Attilio Caviglia - e lascia che la questione sia diramata a livello giuridico, la politica viene meno al suo ruolo, da qui la delusione.
Il sindaco di Vado annuncia dunque quelli che secondo lui saranno le prossime mosse a cominciare da un appello al TAR dopo la conferenza Stato-Regione. “Politicamente non ci si vuole comportare come la regione, anzi l'idea e' quella di organizzare una grande manifestazione della società civile, da organizzare con i comuni del comprensorio.”
“La speranza e' quella di non esser lasciati soli, che non sembri solo la preoccupazione di due comuni, ma di tutte le istituzioni contrarie che si mobilitano. Una manifestazione civile e pacifica, ma forte, da concordare con gli altri consigli comunali per chiedere che la situazione venga finalmente monitorata (di chi e' la competenza? Chi deve dare l'ordine? Regione o provincia? Sarebbe bello almeno saperlo). Occorre venga data risposta alle domande sollevate dalla perizia dell’Ing. Stevanin.
In Breve
venerdì 15 novembre