Alla riunione hanno partecipato, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, anche il Vice Presidente della Provincia, il Vice Sindaco di Savona, i Sindaci di Albenga, di Altare, di Andora, di Borghetto Santo Spirito, di Celle Ligure, di Ceriale, di Millesimo, di Murialdo, di Osiglia, di Pietra Ligure, di Toirano, di Varazze e di Villanova d’Albenga, rappresentanti di altri Comuni della provincia, il Presidente della Camera di Commercio, il Vice presidente della S.P.E.S. S.c.p.A., il Presidente dell’Autorità Portuale, il Direttore Generale dell’ASL n.2 ‘Savonese’, l’Amministratore Unico dell’A.R.T.E., il Presidente della T.P.L. Linea oltre a responsabili dell’I.P.S.- Insediamenti Produttivi Savonesi e del Consorzio per la Depurazione delle Acque di Scarico del Savonese S.p.A.
Durante l’incontro di lavoro sono state approfondite le tematiche inserite nelle disposizioni del D.P.C.M. 30/06/2011, emanato nell’ambito della legge 136/2010 (Piano straordinario contro le mafie).
E’ stato sottolineato che le suddette disposizioni prevedono l’adesione alla Stazione Unica Appaltante da parte delle Amministrazioni pubbliche, per salvaguardare gli appalti da possibili condizionamenti delle organizzazioni criminali.
Sono state esaminate in dettaglio le norme innovative e si è sviluppato ampio dibattito fra gli intervenuti, con particolare riguardo alle varie fasi dell’appalto e all’aspetto organizzativo e gestionale della Stazione Unica Appaltante.
A tale riguardo, sono stati approfonditamente discussi gli aspetti organizzativi della Stazione Unica Appaltante che, è stato sottolineato a più riprese, devono contemperare le esigenze di celerità dei procedimenti di affidamento con le necessità di trasparenza e di uniformità delle procedure, consentendo semplificazioni operative per gli Enti aderenti ed assistenza durante tutte le fasi dell’appalto, estese anche alla tutela in sede giudiziaria e collaborazione nel corso della direzione dei lavori ed in fase di collaudo.
Sono state anche valutate le ‘zone grigie’ degli appalti in cui più facilmente si potrebbero celare gli interessi delle organizzazioni criminali e, tra queste, gli appalti sotto-soglia comunitaria, i subappalti, le ‘lavorazioni e forniture sensibili’.
E’ stato sottolineato altresì che l’adesione alla Stazione Unica Appaltante è volontaria e che sono in atto iniziative anche da parte della Regione per definire direttive al riguardo.
La Prefettura, intanto, formulerà proposte alle Stazioni Appaltanti riguardanti uno schema di ‘Protocollo di Legalità’ – che può procedere parallelamente alla costituzione della Stazione Unica Appaltante – in cui saranno previste specifiche intese per introdurre ulteriori forme e modalità di controlli preventivi, al fine di rafforzare le misure di tutela e prevenzione dell’economia legale: accertamenti al di sotto delle soglie degli importi previsti per gli appalti; verifica più puntuale dei subappalti; obbligatorietà degli accertamenti antimafia per le lavorazioni a rischio (movimentazione terra, fornitura di calcestruzzo, noli, ecc).