In merito alla vicenda del cumulo di inerti presenti a Ferrania, proprio nel sito in cui sorgera' il biodigestore, contattiamo l'ufficio relazioni con il pubblico del comune di Cairo, per richiedere gli atti autorizzativi forniti dal comune alla presunta discarica di inerti - relativamente alla quale, si e' inoltre scoperto, sta svolgendo indagini la Procura di Savona.
Attraverso l'ufficio relazioni arrivano le parole della segretaria del sindaco: "In questo momento non ha alcun materiale depositato di questo tipo". Di che tipo? Non abbiamo minimamente specificato...
Va bene, chiamiamo direttamente il centralino e questa volta riusciamo a parlare con la segretaria del sindaco che ci informa di non avere alcuna competenza in merito e gentilmente ci reindirizza a Carlo Ferraro, responsabile dell'ufficio ambiente del comune, a cui qualsiasi atto va richiesto via mail.
Si respira un clima di preoccupazione... Nessuno si esprime e pesa bene le parole che pronuncia.
Bene, contattiamo Ferraro che esordisce dicendo che non puo' fare alcuna dichiarazione sulla discarica, inquanto vige l'indicazione che e' unica competenza degli amministratori (sindaco e assessore all'ambiente) pronunciarsi in merito. Perfetto, rimaniamo agli atti. A conoscenza sua e del suo ufficio non esiste alcun documento autorizzativo rispetto a quella che non puo' con certezza definire una discarica, inquanto potrebbe anche essere un "semplice" cumulo temporaneo di inerti per i lavori di smantellamento relativi all'ex stabilimento Ferrania. Se cosi' fosse la competenza del controllo sul materiale effettivamente presente nel sito e' della forze di Polizia. Se, invece, si trattasse realmente di una discarica di inerti (evenienza della quale Ferraro dubita, visti i tempi necessari alle autorizzazioni) i permessi sono di competenza provinciale ed a loro vanno vanno richiesti gli atti.
Quindi l'ufficio ambiente del comune di Cairo, per stessa ammissione di Ferraro, non ha idea della tipologia di rifiuti presenti nel sito di Ferrania. E non se ne interessa... C'e' da stare tranquilli.