Dopo le polemiche sulle presunte irregolarità nello stoccaggio dei rifiuti nell’area dove dovrebbe sorgere il biodigestore, arriva la replica sia dei funzionari, che del primo cittadino cairese.
Per l’Ufficio tecnico del comune di Cairo, così come già sottolineato dai vertici di Ferrania “l’azienda ha richiesto e ottenuto un’autorizzazione per lo stoccaggio provvisorio di materiale proveniente dalla demolizione dei vecchi fabbricati al posto dei quali è sorto il nuovo capannone di Ferrania Solis. Si presume ovviamente che, come contemplato dalla normativa, eventuale materiali inquinanti come eternit e amianto siano stato separati e portati in discarica al momento della demolizione e non stoccati lì”.
Chiamato in causa da chi lo accusava di tacere sulla questione, anche il sindaco Briano commenta: “Non è assolutamente vero che sulla questione sto tacendo, confermo di aver detto che quella non è un’area vergine ma che è occupata dal deposito temporaneo di questi materiali. Argomento del quale si è parlato anche in conferenza dei servizi, alla quale hanno peraltro partecipato anche le associazioni ambientaliste. Credo si stia facendo ancora una volta del terrorismo ambientalista, che va contro a qualsiasi cosa. Se l’area dove deve sorgere il biodigestore fosse stata vergine ci sarebbero state polemiche, non lo è e ci sono polemiche.