Giorni fa, la tutela del ponte della Volta, poco prima di Cairo / Ferrania ha fatto giustamente notizia.
Ci siamo così presi la briga di andare a constatar de visu il limitrofo tracciato dell’indispensabile nuova strada che collegherebbe ciò che resta di Ferrania con la statale (nutrendo peraltro serissime perplessità sulla reale utilità dell’opera)
Ma guarda guarda, dopo pochi minuti di cammino campestre ci imbattiamo in una collina.
Una collina nuova di zecca, costituita da una massa invereconda di un po’ di tutto: avvistiamo metalli, asfalto, catrami, mattoni di ogni epoca, residui di piastrelle, rifiuti elettrici, pezzi di marmo e quelli che sembrano essere scarti di fusione. In altre parole: una discarica.
Ma che ci fa qui? E chi ne ha mai parlato? La percorriamo in tutta la sua lunghezza per alcune centinaia di metri, per una ottantina abbondante di larghezza e una ventina di altezza sul piano di (ex) “campagna” dal quale peraltro si avvistano resti in muratura di un’antichissima strada che costeggiava il fiume sul lato opposto adeguatamente valorizzata (a pezzi, ve la mostreremo).
Ma cos’è sta collina di rumenta cementizia, e chi l’avrà autorizzata...?
Ma la sorte a volte ha un'ironia assoluta, e così, cercando in street view, il servizio di Google che permette di vedere effettivamente i luoghi dal piano stradale, ci "buttiamo" a capofitto sulla A6 Savona - Torino, che scavalca l'area. Un ottimo punto di vista se non fosse che ad "impallarla" troviamo immortalato in google un camion arancione. Sulla portiera (che certo nulla ha ha che vedere salvo una coincidenza formidabile) un adesivo: EcoGe.
Continua...