- 30 ottobre 2011, 17:56

MODA: Sindaci, Provincia e Regione "assenti ingiustificati"

Al presidio di ieri a Vado Ligure davanti alla centrale Tirreno Power in occasione della "Giornata Nazionale contro l’inquinamento del carbone"

Alla sobria, pacifica e partecipata manifestazione di Vado del 29 ottobre ’11 contro il carbone, bruciato nella locale centrale T. Power di Vado-Quiliano e nella cokeria di Cairo, promossa da numerose diverse associazioni e condivisa da gran parte dell’opinione pubblica, sensibile ormai da anni ai documentati effetti degli inquinanti del carbone devastanti per la salute e per l’ambiente, spiccava l’assenza dei Sindaci di Vado, Quiliano e Savona, che sono i primi responsabili della salute pubblica ma che evidentemente non hanno voluto confrontarsi pubblicamente con le problematiche sanitarie ed ambientali di questa "centrale in città".

Oggi su "La Stampa" del 30 c.m. leggiamo, tra i motivi a giustificare la loro assenza anche le critiche mosse nei loro confronti "E’ intollerabile stigmatizzare l’operato dei Sindaci sostenendo che non firmerebbero atti quali ordinanze di chiusura della centrale citando a sproposito l’esempio di Civitavecchia o invocando il principio di precauzione….."

Entrando nel merito delle questioni sollevate ricordiamo che (vedi allegato):

  • La nostra continua richiesta a Sindaci, Provincia e Regione di far chiudere gli inquinanti gruppi a carbone, che solo a vantaggio di T. Power funzionano a pieno regime causando l’80% dell’inquinamento dell’intero impianto, è basata sull’obbligo di far rispettare la norma IPPC AIA della Ue e del relativo Dlgs 128/2010 della Legge italiana. Tale legge per gli impianti esistenti a carbone prescrive precisi limiti di emissione (BAT) che non sono rispettati da più di 4 anni dagli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 ormai non più ristrutturabili e infatti la centrale lavora "illegalmente" in assenza della obbligatoria autorizzazione AIA. La normativa citata, in caso di inadempienze, a tutela della salute e dell’ambinte, prescrive da parte dell’Autorità prima una diffida e poi anche la chiusura dell’impianto.


  • Inoltre il principio di precauzione prevede che, in presenza di forti eccessi di mortalità e di malattie sul territorio (come oggi si registrano nel savonese), si debba provvedere a ridurre le emissioni di impianti fortemente inquinanti (La centrale di Vado è la principale fonte di inquinamento industriale di tutta la Liguria).


  • Stupisce quindi leggere che i Sindaci sono schierati contro chi chiede il rispetto delle norme e la tutela della salute e dell’ambiente quando invece ad esempio a Civitavecchia il Sindaco, con la collaborazione di medici e comitati locali, ha firmato l’ordinanza di chiusura di un inquinante gruppo a olio combustibile di T. Power che non rispettava i limiti AIA, appellandosi anche al principio di precauzione. (vedi allegato)


  • Vogliamo infine ricordare anche la debolezza della loro azione in conferenza dei servizi dove la posizione di contrarietà al potenziamento dei Comuni non è riuscita a bloccare la decisione scelllerata di potenziamento a carbone voluta da T.Power con l’appoggio di Regione e Provincia…non sarà perchè sui gruppi a carbone sarà possibile bruciare anche il CDR dei rifiuti come previsto a pag. 170 del Piano provinciale e che sarà prodotto nella discarica comunale del Bosacaccio di Vado (36.000 – 48.000 tonnellate/anno) con enormi profitti per Ecosavona ma con produzione di pericolose diossine e metalli pesanti in aggiunta ai fumi del carbone?

Ribadiamo quindi almeno "depotenziamento e completa metanizzazione" di questa "centrale in città".

MODA Savona