«L'istituzione di un tavolo tecnico per valutare il reintegro degli undici lavoratori che da tre mesi sono a casa è sicuramente un buon punto di partenza, ma rimango scettica sulle intenzioni reali da parte del commissario Cancellieri di voler davvero risolvere la questione». Questo l'amaro commento di Maruska Piredda, consigliere regionale dell'Idv e presidente della commissione Pari Opportunità, al termine dell'incontro di ieri sera a Cogoleto sull'ex Stoppani.
«Il commissario governativo oggi dice di essersi attenuta alle leggi, così come deve avvenire in uno stato di diritto – spiega Piredda – ricordo però che la stessa Cancellieri aveva a disposizione gli strumenti normativi per reintegrare gli undici lavoratori precari. Infatti, il giudice, all'inizio della causa, le propose una conciliazione, che ripercorreva l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal consiglio regionale a luglio sulla parità di trattamento di tutti i lavoratori dell'ex industria chimica. Purtroppo la proposta fu prontamente rifiutata dalla Cancellieri».
Sulla firma del documento congiunto Piredda sottolinea: «Ci sono dei punti che ancora vanno chiariti. Mi aspetto che sia fatto un cronoprogramma serio dei lavori di prosecuzione della messa in sicurezza del sito a cui deve seguire la realizzazione di un progetto puntuale per stabilire tempi e modalità della bonifica».