Botta e riposta Briano – Boveri sull’ordinanza Italiana Coke. Interviene anche Nadia Bertetto dell’Associazione Progetto Vita e Ambiente che rincara la dose: “Vorrei che il sindaco ci spiegasse come la sua ordinanza sia stata applicata in Italiana Coke. Noi a lui possiamo tranquillamente dimostrare il contrario. Fatti alla mano. Proprio in questi giorni abbiamo nuovamente segnalato alla Procura, alla Regione e al Comune puzze tremende e fumate strane. Segno inequivocabile, questo, che si stanno di nuovo bruciando melme”.
E prosegue: "Vorrei anche ribadire al Sindaco che l’associazione che rappresento non ha iniziato nessuna campagna elettorale. E soprattutto che non ci riconosciamo nella definizione di Ambientalisti integralisti. Abbiamo sempre ribadito il massimo rispetto per chi lavora, sono invece l’azienda e le istituzioni che dimostrano di non averne. Se il sindaco imponesse i monitoraggi 24 ore al giorno, allora sì, farebbe capire che rispetta i lavoratori ma anche tutti i cittadini. Ripeterò all’infinito che l’unica arma di cui disponiamo per controllare le emissioni dello stabilimento sono le centraline ai camini. Solo applicandole il sindaco potrebbe cercare di raggiungere il giusto compromesso tra salute, ambiente e occupazione di cui parla”.
“Purtroppo stiamo continuando a perdere tempo, è palese da che parte sta la ragione, ma qualcuno pare non vedere. E così facendo andiamo sempre più a fondo. Noi tutti e soprattutto la nostra salute”.