Come ricostruito dalla Procura, coordinata dal pm Ubaldo Pelosi, il meccanismo di cui si sarebbe servito l'imprenditore cerialese, allo scopo di evadere le tasse dell'azienda di costruzioni di sua proprieta', la Geo Srl, era piuttosto semplice.
Si basava sull'accordo con Carlo Casella, responsabile della Fiduciaire Suisse, azienda con sede ungherese, che avrebbe emesso a fovore della Geo fatture milionarie per prestazioni, in realta', mai effettuate. Nucera doveva versare gli importi milionari sicuro di vederseli restituiti sul conto di una terza azienda, questa volta lussemburghese, ed a lui riconducibile, la Carter Precision. Ma Casella, con la complicita' di un terzo imprenditore, Ferruccio Fassio, versava la prima tranche di denaro, 3 milioni e 815mila euro, su conti personali e a sue societa', venendo meno agli accordi.
Segiuva la denuncia alla Procura dello stesso Nucera, che ha portato al disvelamento del giro di fatture false. Quel che appare strano, pero', è che la Carter Precision - in Lussemburgo - non è mai esistita.