"Se il Sindaco di Vado Ligure ed il collega di Quiliano non disporranno, come dai poteri di Legge a questi conferiti, la chiusura immediata degli impianti inquinanti della Tirreno Power di Vado Ligure, la prossima settimana presenteremo alla Procura della Repubblica di Savona una denuncia a loro carico per omissione di atti d'ufficio.
La gente muore, ed in lista d'attesa sono sempre di più, tra gravi patologie e cancro. Il principio di precauzione avrebbe già dovuto imporre ai Sindaci (che hanno la responsabilità della tutela della salute pubblica) di adottare il provvedimento. Non lo hanno fatto. Hanno sempre e solo fatti grandi proclami ma non hanno mai assolto alla responsabilità che hanno.
Lamentarsi dei dati allarmanti (e certi!) dell'inquinamento prodotto dalla combustione del carbone nella centrale Tirreno Power e non compiere gli atti per rimediare è ciò che hanno fatto e continuano a fare Caviglia e Ferrando, sindaci di Vado e Quiliano.
L'unica Istituzione che si sta muovendo su questo dramma è la Procura della Repubblica di Savona che, con il procuratore Granero, ha aperto un fascicolo e dato incarico a tre periti: Paolo Crosignani, primario dell'Istituto Tumori di Milano (già perito di parte per la popolazione di Casale Monferrato nel processo per le morti d'amianto), Valerio Gennaro, responsabile del dipartimento di Epidemiologia dell´Ist di Genova e membro dei Medici per l´Ambiente, e Paolo Franceschi, pneumologo di Vado Ligure, responsabile per l´ambiente dell´Ordine dei Medici di Savona.
I dati ci sono tutti per un provvedimento di "precauzione", non serve aspettare gli esiti dell'inchiesta penale, ed è ora che il Sindaco di Vado o quello di Quiliano, o comunemente, adottino il provvedimento di chiusura della centrale. Non hanno scusanti, come dimostra il provvedimento adottato dal sindaco di Civitavecchia [leggilo qui], dove, tra l'altro, i livelli di inquinamento sono ben inferiori a quelli già accertati nei Comuni savonese "areati" dalla Tirreno Power.
Se nei prossimi giorni non provvederanno a fare ciò che avrebero già dovuto fare, Caviglia e Ferrando saranno denunciati all'Autorità Giudiziaria. Se la scia di morte seminata dagli inquinanti emessi dalla centrale non gli tocca la coscienza, vediamo se restano "urlanti ma immobili" quando sono direttamente chiamati a rispondere di un reato penalmente perseguibile."
Il comunicato stampa è pubblicato integralmente sul sito ufficiale della Casa della Legalità al link: