Questi sono i fatti.
Dopo qualche giorno aver ricevuto le segnalazioni/lamentele degli abitanti/abbonati Telecom del Santuario, abbiamo contattato l'ufficio stampa del più grande operatore telefonico italiano per avere una loro risposta in merito ai problemi sollevati.
Dopo un discreto numero di tentativi riusciamo a metterci in comunicazione con chi di dovere.
Spieghiamo per filo e per segno tutta la situazione, chi siamo, del perché li chiamiamo e cosa vorremmo da loro. Dopo brevi convenevoli ci lasciamo con un compito ciascuno: NOI inviare loro la documentazione e i relativi link agli articoli in modo che loro possano informarsi sulla situazione e LORO attivare le risorse territoriali in modo da chiarire la situazione e fornire una spiegazione a questa situazione.
Capiamo che la situazione possa essere complicata dato che ci troviamo alle porte di un week end e per di più d'estate, per cui lo facciamo presente e consci del fatto che la questione riguarda le infrastrutture non ci impuntiamo per avere una risposta in tempi stretti.
Dall'altro capo del telefono ci chiedono quali siano i tempi di pubblicazione dei nostri articoli e spieghiamo loro che gli articoli sono già on line e sottolineiamo che i tempi dipenderanno sostanzialmente da quanto terranno al fatto di non fare una pessima figura nei confronti del loro più grande asset: il cliente.
Passa il fine settimana e non avendo ricevuto alcuna risposta richiamiamo, sempre gentilissima e cordiale, l'interlocutrice ci spiega che la situazione è più complessa di quanto si possa pensare e che le attività di indagine sulle infrastrutture richiedono tempi più lunghi che una semplice presa di posizione su un qualsivoglia argomento di attualità.
O almeno questo è quello che abbiamo capito noi.
Infatti dopo un altro paio di settimane e volendo avere una risposta al disagio che alcuni abbonati denunciano decidiamo di richiamare l'ufficio stampa di Telecom, che sempre gentile, disponibile e garbata, ci fa presente quello che in realtà ci avrebbe detto anche la volta prima, ma che noi forse non abbiamo voluto capire, e cioè che per poter rispondere a chi si la menta che esista nel 2011 un “Santuario Digital Divide” occorre molto tempo in quanto non si può sapere che interventi si potranno fare se non una volta che si conosceranno le strategie e i piani di intervento della compagnia su linee e infrastrutture in questione. In sostanza tempi nell'ordine di sei mesi, un anno.
Al che noi ribattiamo cosa rispondono allora a chi si lamenta che si paghi per intero un servizio che in realtà viene fornito in centesima parte, quando va bene: la risposta che sentiamo è incredibile quanto immediata e, probabilmente di pancia: “comunque tutti i contratti firmati sono con indicazione di velocità fino a ….” e quindi loro sono in regola. Un po' come se dall'ortolano ci fosse scritto “3 euro fino a un chilo” e quindi se il negoziante ti chiedesse lo stesso prezzo per 2, 3 o 5 etti di frutta sarebbe nel giusto e non ti stesse truffando.
Ma niente le nostre rimostranze non approdano a nulla infatti a tutt'oggi l'ufficio stampa di Telecom tace e non fornisce nessuna risposta o spiegazione al “Santuario Digital Divide”.
Noi non ci perdiamo d'animo e saremo tra sei mesi e anche tra un anno a ripetere sempre la stessa richiesta.
Purtroppo per gli abbonati Telecom di Santuario neppure una magra consolazione di sentirsi dire ci dispiace ma questo sarebbe un intervento in perdita per cui non lo facciamo.
Una cosa però di può fare: informarsi sulle alternative.
Ricordo che qualche anno fa era salita agli onori delle cronache una soluzione di questo tipo, chissà che fine ha fatto ora:
http://bandapertutti.blogspot.com/2009/08/voipa-mioglia.html
http://bandapertutti.blogspot.com/2009/08/disservizi-adsl-mioglia.html
http://www.robertamilano.it/turismosavona/2007/10/studente-liceal.html