- 01 giugno 2011, 20:29

Sindaco, raddoppia lo staff e scatta la prima figuraccia. Movimento 5 Stelle: "fuori i mercanti dal comune"

"Sono trascorsi 15 giorni dal voto per il rinnovo del consiglio comunale di Savona e non è ancora terminato il balletto delle poltrone. Berruti sta facendo di tutto per soddisfare il grande appetito di poltrone dei partiti della sua coalizione ma il MoVimento 5 Stelle non è intenzionato a rendergli la vita facile"

Nella foto di repertorio, una parte dello Staff del Sindaco. Ci stiamo procurando un grandangolo


Così rincarano i ragazzi dell M5S: “In campagna elettorale tutti candidati a sindaco si sono detti favorevoli ad una politica nuova fatta di trasparenza e riduzione dei costi” dichiara Eric Festa "il sindaco Berruti evidentemente lo ha già dimenticato, impegnato com’è a saldare i conti con chi ha sostenuto la sua candidatura, sistemando, in un solo colpo, Fabio Musso, al quale deve riconoscere un premio per la gestione della propria campagna elettorale e Ferdinando Molteni, assessore esterno della scorsa giunta, che pur essendo stato bocciato dal voto dei savonesi, viene recuperato dal sindaco creandogli un posto dal nulla!

Nonostante gli elettori non li abbiano scelti ci ritroveremo questi signori in Comune, pagati con i soldi dei cittadini.

Il Sindaco si giustifica affermando che non vi sarà aumento di costi, in base ad una riorganizzazione che vedrà l’abolizione del direttore generale. Se questa affermazione corrisponde al vero, perché Berruti non ha concretizzato questa riorganizzazione in un risparmio effettivo per le casse comunali, anziché in una compensazione nello staff personale?”

“Questo è esattamente un esempio del tipo di politica che il Movimento 5 Stelle rifiuta nei suoi principi“ afferma Milena Debenedetti, neo consigliere del Movimento “chi ha deciso che una volta che si entra in politica ci si debba rimanere a vita, ad ogni costo? Se Molteni, pur contando sulla visibilità da assessore uscente, non viene premiato dall’elettorato a tal punto da essere escluso persino dalle ampie possibilità della lista PD, non darebbe un segnale migliore prendendone atto e tornando a vita privata e al suo precedente lavoro? Noi siamo convinti di si!“


Ma il MoVimento 5 Stelle non si ferma a combattere solo gli sprechi di denaro e interviene anche in merito alle indiscrezioni sulla formazione della giunta “siamo indignati di fronte al mercanteggiare di poltrone di cui leggiamo tutti i giorni sui giornali! Invece di avere al governo della città persone competenti e preparate, ci ritroveremo con tutti gli assessorati occupati da nomi indicati spudoratamente dalle segreterie dei relativi partiti, persone scelte in base a quanto i segretari di partito sbattono i pugni sulla scrivania di Berruti e non per le proprie competenze” afferma Andrea Delfino, consigliere del Movimento.


“Il gioco delle poltrone arriva poi a coinvolgere anche le partecipate comunali” la Debenedetti si riferisce al caso Ata, presidenza che in un primo momento sembrava
destinata al PSI ed ora, forse dopo le pressioni del neo assessore Sorgini, sembra che vedrà la riconferma dell’uscente Giraudo, marito della Sorgini.

Prendendo in esame una legge varata nel 2010, che vieta l’assegnazione di posti nelle società partecipate dal Comune ai parenti fino al 4 grado degli amministratori comunali, il nome di Giraudo ci appare improponibile. Come del resto è impresentabile quello di Pozzo del PSI: la stessa legge prevede che alle aziende partecipate non possano accedere gli ex amministratori se non sono trascorsi almeno tre anni dal termine del loro mandato.

Non sono particolari di poco conto, ma evidenti richieste di trasparenza, precisi adempimenti che, se ignorati, oltre a prestarsi ad essere impugnati da eventuali esclusi, con rischio di lunghi e costosi contenziosi legali a carico dei cittadini, darebbero un pessimo segnale di inizio mandato.”

Com. M5S