Avviare un'azione legale per chiedere il risarcimento per le vittime dell'inquinamento nel Savonese. E' una delle proposte, sicuramente la più importante e mai percorsa finora, lanciata ieri sera durante un'assemblea tenutasi presso la sala Coop di Vado Ligure e che ha visto intorno al tavolo comitati e associazioni che contrastano da tempo l'ipotesi del raddoppio a carbone della centrale Tirreno Power. A esporre varie strategie legali perseguibili l'avvocato savonese Roberto Suffia, presente a titolo personale e non come consulente incaricato dai comitati che comunque intendono in futuro avvalersi della collaborazione di più legali per contrastare il progetto. Ieri sera erano presenti anche i medici e gli studiosi che da sempre sono impegnati in questa battaglia da Agostino Torcello a Virginio Fadda, per il MODA, al pneumologo Paolo Franceschi.Presente anche il vicesindaco di Vado Franca Guelfi. "Esiste una letteratura molto ampia che prova scientificamente come i casi di tumori nella nostra provincia siano almeno del 30 – 40% superiori ai livelli riscontrati nel resto d'Italia – ha spiegato Valeria Rossi – portavoce dei comitati. Di qui pensiamo che si possa lavorare per mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione compresi ovviamente quelli legali. Presto organizzeremo anche nuove e più visibili iniziative per fermare questo piano e siamo pronti anche a nuovi ricorsi. In Texas sono già state bloccate 17 centrali simili a quella di Vado – Quiliano, non cpiamo perché qui si debbano autorizzare progetti di questo tipo".