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| 17 maggio 2010, 13:07

Noli: frana di Belvedere,Repetto e vice non parlano ai pm

Noli: frana di Belvedere,Repetto e vice non parlano ai pm

Hanno preferito non rispondere alle domande dei magistrati il sindaco Ambrogio Repetto che ha la delega all'urbanistica, il suo vice Piero Penner, geometra con delega al patrimonio, ambiente e lavori pubblici, difesi dall'avvocato Franco Vazio, indagati, insieme ad altre otto persone per la frana e il dissesto idrogeologico di via Belvedere legato al cantiere per la costruzione di 174 box sotterranei (su tre piani nel sito dell'ex stazione ferroviaria) che nel dicembre scorso aveva portato all'evacuazione degli stabili coinvolti per motivi di sicurezza. Ventisei gli alloggi sgomberati.

Figura iscritto nel registro degli indagati anche un terzo amministratore del Comune, si tratta del responsabile dell'area urbanistica, l'architetto Raffaello Riba.

 

A coordinare l'inchiesta sono il procuratore capo Francantonio Granero e il sostituto Chiara Maria Paolucci che hanno ipotizzato il reato di concorso in disastro colposo. Sono indagati anche i responsabili del cantiere e dell'operazione immobiliare che ha creato le crepe, i problemi di staticità, e lo sgombero delle palazzine di via Belvedere. Quindi risultano essere finiti nel registro degli indagati anche gli amministratori della Scavo-Ter, Donato Fotia e Simona Rosso, che si sono occupati degli scavi e movimento terra, il presidente della società Z&R srl di Priero, Giuseppe Rivarossa (committente dei lavori), Giovanni Zoppi dell'omonima impresa costruttrice, il direttore dei lavori, l'ingegnere valbormidese Giovanni Delfino, il geologo Giampiero Filippi e il professionista Maurizio Passalacqua (perforazioni).

 

 

r.c.

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