“A fine maggio o ai primi di giugno nascerà il nostro primo figlio, quindi dobbiamo stare attenti. E sai come lo chiameremo? Lorenzo, come il santo della cattedrale di Zena”, dice tramite WhatsAPP, direttamente dall’Argentina, Maurizio Tarsitano, mentre mostra le sciarpe del Genoa e della Sampdoria alle sue spalle. Perché è nato a La Plata, capoluogo della provincia di Buenos Aires, ma da madre genovese e padre calabrese, e Genova e la Liguria le ha proprio dentro di sé, nel cuore e nello spirito, come le squadre di calcio del capoluogo.
E non solo parla italiano e lo insegna ai bambini della Scuola Italiana di La Plata, ma anche agli adulti del Circolo Cristoforo Colombo, di cui è presidente. E mentre il coronavirus si sta diffondendo anche là – dove, però, i casi positivi sono solo 820, con 22 decessi – gli abbiamo chiesto come sta vivendo la situazione e come viene affrontata dal governo argentino.
Voi come state?
Bene, anche mia moglie, Laura Cecilia Gomez, che partorirà a fine maggio o ai primi di giugno. E sai come lo chiameremo? Come il santo della cattedrale di Zena, Lorenzo.
Anche lei è di origine italiana?
Un bisnonno era calabrese.
Siete in quarantena anche voi?
Sì, siamo in casa ed è tutto chiuso. Sono convinto che le misure prese dal governo daranno risultati positivi nelle prossime settimane.
Quali sono i problemi principali da dover affrontare?
Per fortuna noi abbiamo lo stipendio, ma qui molte persone lavorano in nero. Per questo il governo darà loro 10.000 pesos, che equivalgono a circa 125 euro al cambio di oggi. Considera che 10.000 pesos sono la terza parte di uno stipendio medio in Argentina. E per 3 mesi il prezzo degli affitti non si può toccare: qua abbiamo il 50% inflazione all’anno. E poi c’è il problema dei detenuti nelle carceri.
Che cosa pensi dei provvedimenti presi dal governo argentino?
Il governo ha fatto quello che non si è fatto in Europa o in Brasile o in Cile, dove i casi di coronavirus e i morti sono tre o quattro volte superiori ai nostri. Il governo ha dato priorità alla salute, non all’economia, come invece è accaduto in Brasile, USA o Cile.
Ci sono casi positivi a La Plata e tra la comunità ligure?
A La Plata non si sono registrati casi fortunatamente.
Hai parenti in Liguria positivi al Covid-19?
Una cugina che abita a Nervi e un cugino che abita nel quartiere San Martino, ma stanno bene e ovviamente restano in casa.