Venerdì 12 aprile, nella Sala Convegni dell’Unione Industriali di Savona, Franco Rebagliati, Presidente del Dopolavoro Ferroviario di Savona, ha presentato il suo nuovo libro "San Pier d'Arena-Voltri-Savona 1868-2018", un secolo e mezzo di storia ferroviaria ligure, approfondito studio sull’importante tratta che portava finalmente la "Locomotiva" nella città Sabazia.
Dopo l'introduzione di Alessandro Berta, Direttore Unione Industriale, che ha ricordato la vitale importanza della ferrovia nel contesto dell'economia del savonese, hanno preso la parola: - Carmelo Prestipino, Presidente Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione di Valbormida, - Giovanni Ghione, Presidente dell'Associane “U Campanin Russu di Varazze”; - Furio Ciciliot, Presidente della "Società Savonese di Storia Patria", i cui interventi hanno evidenziato i vari aspetti storici e sociali che la tratta, nell'ambito dell'intera regione, ha rappresentato per il lancio vero e proprio di tutta una serie di iniziative industriali portatrici di lavoro e di benessere per Savona e l'intera provincia.
Franco Rebagliati, in questa sua ennesima e lodevole fatica, è quindi entrato nel tessuto vivo del volume fresco di stampa, ricordando i progetti viziati da una burocrazia che ne aveva ritardato l'iniziale esecuzione, le difficoltà legate ad un territorio difficile da gestire, con interferenze dei vari Comuni che sollecitavano l'ubicazione delle stazioni in luoghi spesso inadatti, secondo interessi prettamente locali, per giungere alfine all'atteso allaccio Genova-Savona, conclusivo di una operazione sofferta e non priva di evitabili errori di percorrenza (alcuni centri urbani divisi dalla linea ferroviaria, ecc...).
Con questo nuovo libro sul nostro passato (di una malinconica efficienza di collegamenti che soltanto la ferrovia poteva e ci può ancora dare), Franco Rebagliati ci regala un altro efficace spaccato di quel mondo ottimista che guardava ad un futuro di benessere che si basava sulle conquiste della scienza e dell'industria, oggi purtroppo ridiscusse alla luce della crisi incombente e di scelte sbagliate, indicandoci come poterne uscire riqualificando l'importanza della strada ferrata, come elemento di rilancio-rinascita.
Complimenti all'Autore, sempre sulla trincea per offrirci storie vere e sempre attuali, suggerimento per i reggitori della cosa pubblica in chiave di scelte che attendono risposte vitali per i nostri trasporti nazionali e internazionali.
Molti gli interventi nel corso della presentazione a seguito dell'interesse suscitato dal libro, ricco di suggestive e inedite fotografie, tra cui quelle firmate dal "grande" J. Neer (pseudonimo di Giovanni Celesia).