Una piattaforma per stimolare il dibattito sul futuro di Genova, mettendo in rete i progetti già avviati e promuovendone di nuovi, con l'ambizione di indirizzare lo sviluppo della città per i prossimi trent'anni: è Genova 2050, l'iniziativa lanciata oggi dall'Ordine degli Architetti di Genova nell'ambito di un convegno dal titolo in questo senso esemplificativo: "Oltre il Ponte: lavori pubblici a Genova, progetti e realizzazioni nella città che guarda al futuro".
"Quelli che ci stiamo lasciando alle spalle sono stati mesi tragici sotto molti punti di vista. Crediamo però che sia venuto finalmente il momento di guardare oltre e di ragionare concretamente sulle diverse proposte in campo, figlie di progetti e studi decennali", spiegano Roberto Burlando e Daniele Salvo, consiglieri dell'Ordine degli Architetti e coordinatori di Genova 2050 che, insieme alla commissione Lavori pubblici da cui è nata l'iniziativa, alla commissione Giovani Architetti e al contributo dei colleghi, hanno pensato al progetto come contributo alla città. "Genova 2050 nasce dalla volontà di riaccendere i riflettori sui tanti luoghi abbandonati della città ed è naturalmente in continua evoluzione. Vogliamo guardare al futuro con ottimismo, raccogliendo nuove proposte in grado di stimolare la rigenerazione del territorio".
La piattaforma si compone innanzitutto di un sito, www.genova2050.com, sul quale sono già censiti una ventina di "vuoti urbani" che costituiscono i grandi temi irrisolti della città: dal silos Hennebique ai Forti, dalle aree dismesse dell'Ilva all'ex mercato ortofrutticolo di corso Sardegna, dal Campasso alla Caserma Gavoglio. "Rispetto a queste ed altre aree inutilizzate – proseguono Burlando e Salvo – vengono illustrate le diverse soluzioni progettuali presentate negli anni, attraverso un archivio interattivo che consente di esplorare le principali opportunità, sia in termini progettuali che di investimento. Ogni progettista è chiamato a collaborare insieme a noi e ad inoltrare i propri studi, progetti realizzati o non realizzati, tesi di laurea, concorsi di idee e quanto altro si possa tramandare, al fine di donare alla città il parco delle idee messe a disposizione della comunità all’insegna della condivisione e dell’informazione".
Genova 2050 prevede inoltre eventi, workshop e tavole rotonde con i principali soggetti della Genova contemporanea a cominciare, appunto, dal convegno che oggi ha visto confrontarsi alla Sala Montale del Teatro Carlo Felice i rappresentanti del mondo delle istituzioni, della ricerca, del porto, della sanità e delle categorie. "Attraverso questo insieme di iniziative – conclude il presidente dell'Ordine, Paolo Raffetto – gli architetti genovesi intendono rivitalizzare il dibattito su infrastrutture, economia, informazione, architettura e paesaggio, chiamando anche la politica a perseguire, con risposte di sintesi e con una maggior consapevolezza delle enormi potenzialità della nostra città, le trasformazioni che disegneranno la Genova del 2050".