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Sanità | 17 agosto 2018, 11:09

Crollo ponte, 10 feriti negli ospedali: 9 sono gravi

Al San Martino, a Villa Scassi e al Galliera. Dimesso il giovane Capello. Due sono i punti su cui si stanno concentrando le ricerche di dispersi

Crollo ponte, 10 feriti negli ospedali: 9 sono gravi

Sono 9 i feriti ancora in gravi condizioni ricoverati negli ospedali genovesi dopo il crollo rovinoso del viadotto Morandi. Questo il punto sulle loro condizioni.

Al San Martino è in cura al Trauma Center un uomo di origine ceca, del 1971. C'è poi una coppia: l’uomo, del 1983, residente a Caserta (non si conosce nazionalità) è ricoverato in terapia subintensiva delle neurochirurgia; la moglie, di nazionalità ucraina, del 1974, è ricoverata in terapia subintensiva della neurochirurgia. Una donna anziana non identificata è ricoverata in Rianimazione al Monoblocco a causa di una intossicazione da monossido. Sempre al Monoblocco è ospitato un cittadino romeno del 1982, anch'esso in Rianimazione. In Terapia subintensiva è invece ricoverato un genovese del 1989. 

A Villa Scassi sono presenti due donne: una signora genovese del 1959, ricoverata in osservazione breve e una ragazza del 1994 ricoverata in Terapia intensiva. Sempre in intensiva è sotto trattamento un uomo del 1984. Tutti in condizioni critiche.  

Al Galliera è stata trasportata una donna del 1977, attualmente in Rianimazione e in gravi condizioni.E' stato invece dimesso Davide Capello, 33 anni, il vigile del fuoco di Savona e portiere del Legino. La sua storia qui: http://www.lavocedigenova.it/2018/08/14/leggi-notizia/articolo/davide-capello-racconta-il-dramma-del-ponte-morandi-ricordo-solo-la-strada-venire-giu-e-stata-u.html

Sul greto del Polcevera e sulle case travolte dal gigante crollato si continua a scavare. Per la terza notte consecutiva, i vigili del fuoco hanno scavato tra le macerie, coordinandosi con enormi mezzi meccanici, ruspe, martelli pneumatici e gru.

Due sono i punti su cui si stanno concentrando le ricerche di dispersi: il basamento del pilone crollato, all'altezza dell'argine sinistro del Polcevera, e il blocco di ponte lungo una ventina di metri precipitato dopo essersi ribaltato sulla ferrovia.

 Con il passare delle ore si affievoliscono le speranze di scovare superstiti. Mentre sui social si diffondono vere e proprie bufale di dispersi ritrovati in vita, il lavoro dei soccorritori prosegue senza sosta. Nella notte è stato rimosso l'enorme colosso di cemento piombato in mezzo al torrente.

Sono terminate le ricerche sull'argine destro del torrente, dove è situato il deposito Amiu. Su quel lato sono in atto le bonifiche e stamattina si è sviluppato un piccolo incendio, subito messo sotto controllo, provocato dalle le scintille innescate dal taglio di tondini d'acciaio. 

rg

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